mercoledì 16 febbraio 2011

Dalla favola di Cenerontola a Cappuccetto Rosso e il lupo

Spesso quello che tiene una donna nella trappola del "vissero per sempre in-felici e s-contenti" è l'arte della fiaba. E anche se Cenerontola al ritorno dal ballo è rimasta sola con i topini e il principe se n'è andato con un'altra,preferiamo rimanere lì, intrappolate in un sogno che vive solo nel nostro immaginario. Sappiamo che il principe poi ritorna,anche se non è proprio un principe,anche se è un traditore: torna qui,nel nostro mondo fatuo...invischiate nel piacevole masochismo della vittima, certe che il nostro principe si sentirà carnefice per questo. Quante volte vorremmo rompere questo schema micidiale! ma restiamo immobili, cristallizzate in una routine di colazioni,pranzi coi parenti,falsità, apparenze.Aggrappate alla speranza che "prima o poi" tutto andrà a posto. E moriamo piano piano.
Capita poi che tutto intorno a noi smetta di girare e ci fermiamo anche noi: guardiamo la nostra immagine riflessa in uno specchio e non ci piaciamo affatto,quello che ci circonda non ci piace,anzi,detestiamo ogni molecola,ogni atomo. Cominciamo a svegliarci. Il primo impulso è guardare fuori,chiederci: "dove andrò"? e così torniamo nella nostra paralisi perchè fuori c'è il bosco e nel bosco c'è il lupo cattivo...
Non ci sfiora nemmeno l'idea di affrontare il lupo...meglio l'orco che abbiamo in casa...almeno,di quello, prevediamo le mosse,schiviamo i colpi.
E così, a testa bassa, restiamo immobili...
Lo stalking è dentro di noi...non è "fuori".
Rosemarie

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