martedì 30 agosto 2011

Inutili mali

Esistono mali utili? Un pò come quando si dice"non tutti i mali vengono per nuocere". Ma non è così banale come sembra. Esistono mali che ci infliggiamo da soli,che ci procuriamo con le nostre mani,che, incosciamente,lasciamo che il nostro organismo se ne faccia carico. Esistono situazioni che vorremmo evitare,che ci feriscono e ci chiediamo perchè accadono. Pian piano ho imparato a chiedermi il perchè di un malessere fisico,pressocchè sempre psicosomatico. Pian piano sto imparando,poi,a non voler sapere a tutti i costi il perchè una cosa accada: penso che sicuramente abbia un senso,che nasconda un messaggio per me. E,anche se non trovo necessariamente il senso, lascio che fluisca,che mi attraversi completamente e sviluppo l'esperienza,con premi e lezioni. Per migliorare sempre,per non smettere mai di crescere. Non è sempre facile,certo,però è affascinante. La curiosità, ormai, ha sostituito la paura,per sempre.
Rosemarie

mercoledì 17 agosto 2011

Com'è bello il mio bambino all'or del desinare...

...con il musetto color di stufatino e le patacche addosso a cento a cento...
Vacanze...e i miei bimbi festosi giocano con l'acqua,si ingozzano di gelato e...si azzuffano tra di loro come boxer sul ring! quasi non si conoscessero,come se non vivessero insieme: sconosciuti,reduci di un anno di scuola,regole,alzataccie! Ora, sembrano animaletti allo stato brado: odorano di selvatico e hanno sempre la bocca contornata di cioccolato, come gnomi natalizi! Le vacanze sono appena cominciate  e loro hanno già mandato in vacanza le buone maniere. Oggi,il mio piccolino,davanti alla pompa dell'acqua che sparava acqua, ha sentenziato un bel "mort....tua"...certo, con il suo accento impacciato ed innocente. Ho fatto finta di niente mentre dentro di me mi spanciavo dal ridere. Eppure,ultimamente,non mi sembra di aver usato quell'espressione colorita in sua presenza! Deve averla sedimentata nel tempo e l'ha tirata fuori al momento più opportuno. Mi ha tolto le parole di bocca....quella pompa era proprio da epiteto colorito! fortunatamente, mi sembra, non passasse nessuno...
Rosemarie

mercoledì 10 agosto 2011

Sante mamme...

Conosco una mamma che ha tolto il pannolino alla sua piccola di 18 mesi...che super mamma! peccato che rimanga allibita quando il suo angioletto giace in un laghetto giallino di proprio prodotto: la bimba,intenta nei giochi, osserva la mammina e ci rimane a dir poco malissimo.
Ne conosco un'altra che riempie la sua creaturina di due anni di purghe e quella poveretta sembra che abbia il colera! ma la mammina dice che la piccola beve troppo latte (circa un litro per notte) e che questo la rende stitica e di conseguenza le provoca le ragadi quindi...serve la purga! La bimba è in sovrappeso,non dorme e ha il terrore negli occhi quando fa cacchina..."cacchina",per celia! La poveretta o si consuma espellendo un liquido acidissimo o "partorisce" pietre. I cari pediatri,poi,che dovrebbero amare i bambini, odiano le mamme: non le ascoltano e non danno alcun valore a quello che dicono. Per loro le mamme sono tutte nevrotiche, ansiose,esagerate: e giù medicinali. A nessuno viene in mente che la prima bimba,forse,non è ancora pronta per il controllo sfinterico e la seconda, forse, è intollerante al latte vaccino,creato per il vitello che,appena nato,deve camminare sulle sue zampe!
Tutto questo come potrei definirlo? Artiglieria da troppo amore? Un grande pedagogista, Giovanni Bollea,dice che "le mamme non sbagliano mai" e chi lo conosce sa bene che non è esattamente questo che intende. Dare consigli a chi non ne vuole,poi, non è proprio fruttuoso. Ma, nel mio piccolo, con delicatezza estrema,ogni tanto, carico una cartuccia a salve,del tipo: - ma dai,la bimba è fin troppo brava!qualche incidente può capitare! oppure:- signora,ha provato a sostituire il latte vaccino con il latte di capra? tanto cos'ha da perdere? peggio di così non può andare!
E così concludo il post: esiste anche l'artiglieria a salve,dolce,delicata,compassionevole. E spesso funziona.
Rosemarie

Artiglieria verbale

C'è uno stralcio di una poesia del Trilussa che recita più o meno così: " è vero,io so' na' tigre, però nun assassino mica er sangue mio"...
L'essere umano è l'unico essere vivente che uccide i propri simili e quasi mai lo fa per fame. Per lo meno non per "mangiarselo" un suo simile! Spesso scopriamo che efferati assassini rinchiusi nel braccio della morte,in attesa di essere giustiziati,non sono poi così cattivi. Di contro la cronaca ci tempesta per mesi con omicidi di vicini di casa e familiari. Ma la cosa di cui pochi criminologi si interessano è la rabbia che sedimenta inosservata nella quotidianità di molti esseri umani. Alcune persone si svegliano al mattino e, tra i vari rituali, caricano, con estrema dovizia, la loro bella cartuccera di parole crudeli. E qui non sto parlando delle classiche offese,ingiurie e parolacce di bassa lega: parlo di quell'elegante arte fabulatoria che modifica gli scenari a proprio piacimento caricando gli altri di pesi insopportabili. Di quel mellifluo atteggiamento di chi,tra una parola e l'altra, infila una cattiveria. Dopo un pò ci ripensi e dici: " che str...,ma ha detto così? come si è permesso?" e ti arrovelli per non aver avuto subito una risposta pronta,per non averla neanche ora!
La parola...dovremmo usarla solo per far emergere il nostro spirito non la nostra immondezza! Invece carichiamo l'artiglieria vocale e siamo tutti contenti: ce ne torniamo a casa con la lista dei feriti e ci prepariamo altre belle frasette pungenti. Ma è questa la vita? Io dico di no.
Rosemarie