lunedì 28 febbraio 2011

Aiuto e anonimato: quando hai paura di rivolgerti a un centro di ascolto

Solo chi vive una situazione di terrore sottotraccia può capire di cosa parlo: tutto sembra normale,da fuori e spesso anche da dentro. Lui è un abile manipolatore e riesce a non colpirti mai il viso! un livido,si...quella volta che ti ha tirato il libro o la bottiglia piena d'acqua sulla pancia: eri incinta e ti sei girata per schivare il colpo,così la bottiglia è finita sulla coscia. Il libro...ah si...ti eri girata anche quella volta,istintivamente ,e il libro è finito sui glutei.  Le ragioni? perchè ne serviva una? Spesso bastava poco: la cronologia dei siti visitati,delle parole digitate su google, per creare un inferno! o anche un film con un attore aitante e sexy, o addirittura qualcuno che incontrandoti ti chiedeva semplicemente "come stai".
E pian piano, senza accorgertene nemmeno, sei finita in quella che io chiamo "la non esistenza". Quella fatta in virtù di evitare tutto: eviti di guardare la tv,di leggere,di guardarti intorno,di incontrare gente. Piano piano,muori.Nel silenzio delle tue mura. Ti alzi al mattino,col rammarico di non essere morta nel sonno, prepari la colazione,aspetti con ansia e paura che lui non trovi i maledetti calzini...sono lì nel cassetto,ci sono quelli neri,quelli blu,quelli marroni,quelli a scacchi. Ma lui tuona che vuole quelli verdi! tu corri a cercarli,sono ancora bagnati! e giù insulti: " è una vita che non li metto,ma non lavi un ca..o,che ca..o fai dalla mattina alla sera,a che pensi? manco i calzini lavi! non vali niente! (avrà detto "vali" o " lavi"?) e poi che cosa continui a mettere questa camicia nell'armadio? fa schifo! ci perdi pure tempo a stirarla? e questi pantaloni puzzano di muffa!
Tutto mentre cerchi di preparare i bambini per la scuola,mentre cerchi di fare in modo che non sentano,che non si accorgano di nulla. Poi passi la giornata a fare in modo che tutto sia perfetto: lavi, stendi,asciughi,stiri,pieghi,riponi,cucini,pulisci. Ma tanto c'è sempre qualcosa che non va! Il sugo l'hai cotto troppo, la carne è salata,nel frigo c'è sempre qualcosa che hai fatto scadere,nel bagno non hai sostituito l'asciugamano....
e la sera a letto? sorvoliamo? se sei stanca,sei una stronza! se sei depilata,sei una troia,se sei pelosa,fai schifo, se metti il pigiama felpato," me fai passà la voglia", se metti una sottana di seta, "ma che sei scema"!
E' così che cominci a pensare...a prendere l'elenco del telefono...quello almeno non lascia tracce di esser stato guardato. Il telefono...poi elimino la chiamata...ma arriva la striscia...no...vado dalla vicina e le chiedo se mi fa telefonare...no,chiamo dal mio cellulare e poi elimino la chiamata...ma non ho soldi nel telefonino! Vado su google e poi elimino la cronologia...ma come si fa? e se poi vede che l'ho eliminata? ok...mi segno tutta la cronologia e poi, dopo, digito tutti i siti visitati. Si, bingo! trovo qualcosa,un centro per donne come me. Mando una mail. Ho paura ma aspetto fiduciosa. Dimentico che lui ha la password della mia mail e dall'ufficio ci entra e vede tutto....vi lascio immaginare? La sera, botte.
Mi regalano un libro di benessere,un libro sul Reiki...lo fa in mille pezzi!
Quante di voi si trovano in una situazione simile? quante di voi hanno paura anche di respirare al ritmo sbagliato? quante di voi non sanno dove e come trovare aiuto?
Io ne sono uscita...volete sapere come? Non senza difficoltà...ma di questo vi parlerò nel prossimo articolo.
Ora,lasciate qualche commento, se nessuno vi controlla. E se qualcuno vi controlla,cancellate la cronologia ma prima controllate che sul computer non ci sia un programma "strano",di quelli che permettono di entrare da un computer all'altro. Quante cose eh? Non temete,si "scavalcano" tutte!
Rosemarie

4 commenti:

  1. Beh, mi è venuto da piangere. A leggerti così.
    Io ci misi due mesi e mezzo a scappare.
    Avevo scelto l'islam, avevo indossato un niqab, avevo sposato un uomo che credevo "affine".
    ...E invece no.
    Da quella casa mi portò via la polizia. Ero incinta, debole, confusa.
    Mi sentii strappare il niqab dalla faccia, il velo dalla testa, finalmente costretta a "tornare normale", perchè "ovvio - dicevano - è tutta colpa dell'islam".
    E invece no. Era semplicemente, limpidamente, banalmente solo l'uomo sbagliato... un uomo malato, uno come tanti. Che fa che si dicesse musulmano o no!

    Così poi per otto anni sono stata prigioniera di un nuovo incubo, rinchiusa in un carcere in cui mi si imponeva di non vivere la mia pericolosissima religione, perchè "vedi, poi, come sei finita?".

    Ora sono una donna musulmana, niqabata e felicemente sposata, finalmente libera di essere quel che sono.
    Ma per ottenere questo, sono dovuta scappare di nuovo.
    Questa volta da una "normalità" imposta e costruita, dall'idea di ciò che la società impone alla donna che ha incontrato l'uomo sbagliato e che in virtù di questo deve per forza ritenersi autonoma, emancipata e diffidente.

    ...Non sempre le cose sono come appaiono.

    Dopo la mia esperienza ho avuto anch'io un blog che parlava di donne, donne musulmane: an-nisa.splinder.com...

    Non riuscivo ad indentificare se i problemi che avevo avuto con questa persona risiedevano nei precetti islamici o nell'individuo e scavavo scavavo e scavavo nei testi per tentare di capire come una donna musulmana praticante può difendersi dai soprusi di un marito folle.

    Pensavo, sbagliando, che per una donna musulmana fosse più difficile cercare aiuto, scappare, trovare una soluzione valida.

    E invece è difficile per tutte.
    E tanto più difficile quando credi che l'unica alternativa che hai è quella di tornare da chi non ha accettato le tue scelte: la tua famiglia.

    Il blog da qualche giorno è inattivo, ma era ormai da tempo che non parlava più di donne.

    Ormai online mi occupo di altre cose, ma resto a disposizione per chiunque abbia bisogno di me :).

    Ciao Rosemarie, grazie per questo spazio...

    p.s. beccata da Flavio61re :)

    Ho anche la tua mail, magari ti scrivo: stiamo studiando gli stessi argomenti ;)

    A presto
    khadi

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  2. Grazie a te,
    si,difficilelo è per tutte,indistamente,a prescindere dalla religione. Scavando e scavando anch'io mi sono resa conto che le rivoluzioni devonopartire da "dentro",dentro di noi. Il segreto è tutto lì: il cambiamento parte solo da noi e una volta partito nessuno può fermarlo. La cosa stupenda è una: possono toglierci tutto ma lo spirito,l'anima non può toccarla nessuno,mai.
    A presto e grazie per il commento
    Rosemarie

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  3. Tra le vostre righe me stessa...situazioni,sensazioni,paure provate, visceralmente accettate,subite ma cercate per un antico senso di colpa non ancora del tutto digerito... un baratro di inconsapevolezza, rifiuto, abbandono,dal quale gli occhi perplessi, disorientati,malinconici di una bimba, la mia, di 4 anni allora, mi hanno distolta ed invogliata alla ricerca di un dopo, di una rinascita, di un'esigenza di ritornare in me...di amarmi...
    E' iniziato lì un lentissimo percorso:prima un lunghissimo rifiuto nella stolta convinzione che la non vita potesse proteggermi dal dolore richiesto poi, giorno dopo giorno, il riscoprirmi donna, madre, figlia di questa terra...il reiki, il viaggio verso la consapevolezza. E sono qui. In salita, in discesa o ferma ad un ciglio attenta nell'osservare ... ma ci sono.
    Grazie ad entrambe. <3
    Meg

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  4. Grazie a te per la testimonianza. Ci sei, ci siamo tutte!
    Grazie a tutte
    Rosemarie

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