mercoledì 20 luglio 2011

Non amo che le rose che non colsi...

Casualmente,ieri,ho riletto questa poesia e alcuni versi mi hanno fatto venire i brividi:" ho rivisto il giardino,il giardinetto contiguo,le palme del viale,la cancellata rozza dalla quale mi protese la mano ed il confetto... Piccolino, che fai solo soletto? Sto giocando al Diluvio universale..."
Se mi trovassi a scuola,a far un commento,una prosa a tale capolavoro,un insegnante stanco e frustrato correggerebbe il mio compito,senza intravederne l'essenza...che peccato!
"Una Cocotte! Che vuol dire mammina? Vuol dire cattiva Signorina,non bisogna parlare alla vicina...
Ed ecco che il mistero insinua l'animo dell'infante ignaro,al punto che si innamora del mistero e pronuncia la mitica strofa: non amo che le rose che non colsi...
Sublime e quanto mai vero...si ama solo cio' che non si conosce davvero...e io lo intendo profondamente...si ama davvero solo cio' che non si possiede,che rimane celato dalla propria patina di riservatezza e segreto. Non si deve mai sapere tutto di chi si ama...se ami davvero.Lasciare lo spazio,la libertà, il segreto dell'anima...questo e' il segreto dell'Amore...il rispetto dei segreti...la non invasione dell'altro...che l'altro rimanga terra sconosciuta e incontaminata,libero di fiorire e profumare...così come dice Gibran,due colonne,unite ma distinte sostengono il tempio...meraviglia.
Rosemarie

martedì 19 luglio 2011

Ancora una volta...situazioni che si ripetono

Si ripetono,si,anche se in forma leggermente più evoluta:per lo meno ho imparato a "leggerle". Così mi chiedo se questo ripetersi non è altro che una forma di vittimismo in cui mi crogiolo o meglio,dietro cui mi nascondo ancora e ancora. Avete presente la scena dell'idraulico davanti alla parete piena di buchi che spruzzano acqua? Ecco...quella sono io! Ogni tanto "mi piace" ritrovarmi così...che casino! e il bello è che spreco tanta di quella energia a tappare i buchi che sono da guinness dei primati!
Quello che dovrei imparare davvero,invece, è lasciar andare...si, lasciare che questa cavolo di parete vada giù e vedere che succede. C'è un bellissimo libro per bambini (lo so parlo sempre dei bambini!) che si intitola "Non sei quel che hai"di Wayyne W. Dyer: all'interno c'è una bellissima illustrazione di un bambino seminudo circondato dai suoi giocattoli,i suoi abiti,i suoi gadgets. Accanto l'autore dice: " se butti via tutte queste cose che cosa resta? Ci sei tu con le tue qualità,che sono nascoste in profondità."
Forse il problema è tutto qui,semplicemente. Davanti alla nostra nudità abbiamo paura di essere troppo poco,di non valere abbastanza,di non meritare abbastanza. Quando finirò di dar retta a queste convinzioni errate? quando,finalmente,mi lascerò trasportare dall'onda anomala dietro il muro e mi deciderò a "tornare a casa"? A casa,nel senso di "tornare dentro me",in quello che erano i miei sogni"...giammai "indietro o sulle mie scelte...avanti,mai indietro.
Presto,molto presto...
Rosemarie

lunedì 18 luglio 2011

Deliri di onnipotenza

C'è una frase bellissima che dice: " Dio esiste...ma non sei tu,quindi rilassati".
A forza di assumerci le nostre responsabilità,di riconoscerle,di affrontarle senza accusare gli altri,rischiamo senza volerlo,di cadere nella trappola opposta: ci sono cose che accadono nostro malgrado e che dobbiamo lasciare che accadano. Qualcuno ha detto: " se incontri il Buddha,uccidilo". Perchè il Buddha non esiste. Il Buddha è l'"Illuminato", colui che ha capito ma  non te lo dice; se te lo dice,non è lui,quindi non esiste. Io sono cattolica di tradizione e di convinzione: credo in Dio,in Cristo, negli angeli,credo nei segni, nei segnali,nei messaggi nascosti dietro la quotidianità degli accadimenti.Senza bigottismo e catene catechetiche inculcate. Così,mi chiedo: "perchè questo? perchè quello?" e a volte non c'è un perchè se non quello di lasciar accadere:perchè noi non siamo Dio e ciò che accade, forse,riguarda gli altri e le loro problematiche,il loro cammino. Anche se gli "altri" sono i nostri figli: non sempre vogliono dirci,in maniera palese o recondita: "stai sbagliando,ho bisogno di te,mi stai trascurando". Semplicemente,nel loro vissuto,che non sempre ci riguarda direttamente,avviene qualcosa " al di fuori" e il messaggio divino è per loro,non per noi. E in quel momento che dobbiamo capire che siamo spettatori della loro vita e non possiamo intervenire dove non ci è concesso. E' terribile,detto così...la vita è un dono,una scelta da rispettare e ognuno deve impare a rispettarla a proprie spese, senza colpa e giudizio.
Rosemarie

lunedì 11 luglio 2011

Specchi...ma che? c'ho scritto "Jo Condor"?

Forse si...e me lo sono scritto da sola, a caratteri cubitali...sulla fronte! e sulla schiena: "Colpiscimi"!
e mi voglio anche lamentare? ah,ah,ah!
Mi sveglio e mi chiedo perchè. Perchè c'ho i "pupazzetti in faccia"? perchè chiunque è convinto di potermi prendere a calci? allora il problema sono io?
Fortunatamente i problemi,per me,ultimamente,sono soluzioni. Vederli, significa aver fatto un grande passo...
Così, se un ostacolo è " dieci", domani diventa "nove"...fino a "zero"...e invece di camminare,volo!
Forrest Gump, a un certo punto della sua maratona, si ferma e dice:"sono un pò stanchino"...
anch'io...sono un  pò stanchina...ho smesso di fare il "capro espiatorio" di tutti....ho smesso di fare il"capro espiatorio" di me stessa,figuriamoci un pò degli altri! sono un pò stanchina...vado a vivere...per me. E che ognuno si assuma le proprie,di responsabilità,io,le mie,me le sto prendendo tutte...allegramente! Auguri a chi saprà fare lo tesso!
Rosemarie

Assente giustificata...

Ebbene si...assente da un mese! Non per malattia...per vita! Troppo spesso per parlare,scrivere e pensare, mi dimentico di vivere: come dice quel "qualcuno": la vita e'quella cosa che ti accade mentre sei impegnato a fare qualcos'altro! E cosi'invece di scrivere sto vivendo,in pieno,tutto quello che mi arriva,così com'è viene; ne prendo l'essenza,tutta,la assaporo in pieno,passo dopo passo,con le sue vittorie e le sue sconfitte,che,poi,sono solo insegnamenti.Ogni ostacolo un'opportunità per capire,per evolvere...e niente mi butta giu'. Fantastico! Dubbi,sempre...ma lascio fluire...fiducia...no...meglio fede,in me,in quello che la mia vocina mi dice,in come mi sento in ogni piccola scelta che opero. E' la cura delle piccole cose che fa la differenza,giorno dopo giorno,continuando comunque ad alimentare i miei sogni,le mie aspirazioni,la mia missione sempre più chiara davanti a me,che si schiude da sola...
Quando ho aperto questo blog avevo paura anche della mia ombra,ora ho fatto amicizia con la mia ombra,con il mio lato oscuro e non ho più paura...se questa non e' una grande vittoria!? No
Non ho piu' paura di niente e di nessuno...si...io non ho paura...la trappola siamo noi a crearcela e siamo bravissime ad incolpare gli altri. Gli altri non sono che lo specchio dei nostri fantasmi e prima o poi dobbiamo affrontarli e farli evaporare.
Ho perso la mia " moltezza" e sono diventata grande...lo so...cito sempre le fiabe e questa volta cito Alice,colei che ho sempre odiato: ora capisco perché ...odiavo semplicemente me stessa e di male,finora,me ne sono fatta abbastanza. Basta.
Rosemarie