lunedì 7 novembre 2011

Metamorfosi

Assenze prolungate...giustificate o meno dall'ego prepotente: mi trasformo e nel frattempo mi assento. Tutto lo scritto finora appartiene alla persona che ero e che prepotentemente soffocava quella che sto diventando...dal mio bozzolo comincio a vedere nuove luci e verso quei riverberi aprirò le mie ali variopinte...
per ora osservo...mi osservo e cambio. Senza per questo rinnegare nulla. Guardo avanti.
A tutte le donne che visitano questo blog, a quelle che ci si trovano per caso,per aver digitato la parola "trappola", perchè si sentono morte dentro,perchè hanno paura anche di respirare...a tutte voi desidero, con tutto il cuore comunicare la mia piccola esperienza personale di crescita: siamo in continua trasformazione...una mattina ci svegliamo e siamo diverse,ci sentiamo diverse ma abbiamo ancora paura. Stiamo lì ferme a giudicarci ed è questo il segnale che emettiamo: giudizio,critica,condanna. E quel segnale è come un radar: chi ci sta di fronte lo capta e ci giudica e noi continuiamo a temerlo e a giudicarlo. Ora,mi chiedo,vi chiedo: perchè non la smettiamo una buona volta di giudicarci,colpevolizzarci di tutto? di ogni cosa che succede,che ci succede? che succede a chi ci vive accanto? Forse siamo responsabili ma non colpevoli,inconsapevoli ma non colpevoli. La colpa,quella che ci hanno inculcato dai tempi di Adamo ed Eva è una trappola che ci impedisce di godere appieno del dono meraviglioso che è la vita,ci riempie di rabbia,ci acceca,ci rinchiude nel buio degli angoli nascosti e intricati di una coscienza che non è nostra. Guardate l'essere meraviglioso che siete e rivestitevi di luce. Il segnale tornerà chiaro e limpido e chi vi sta di fronte comincerà ad abbassare la guardia e a non aver più paura di voi. Spesso è la paura di vivere che porta chi ci sta di fronte a farci inconsapevolmente del male. La miglior difesa a volte è non difendersi,non attaccare con quegli occhi bassi che sprigionano giudizio e sentenza...dai pori trasudiamo paura e così ci perdiamo il meglio della vita. Sapete che c'è? Un giorno qualcuno ha detto: "neanche un capello del vostro capo potranno toccarvi"...è vero. So che è difficile crederlo se in questo momento hai una realtà che ti urla il contrario ma, credimi, il tuo spirito è vivo e lo sarà sempre...lascialo libero,lui non è mai stato in trappola e non lo sei neanche tu. Sembra assurdo,lo so: ho sempre odiato le frasi tipo "lo hai voluto tu" "te la sei cercata"...superficialmente parlando,sono frasi assurde. Lette nel profondo significato che hanno ci portano invece a risorgere, a vedere con occhi diversi, a cambiare la realtà. So che ci sono realtà estreme e non voglio affatto minimizzare ma so anche che le risposte che cerchiamo sono dentro di noi,come un tesoro: la mappa ci porta dall'altra parte del mondo,poi scopriamo che è sempre stato qui ma il viaggio è servito...
A presto
Rosemarie