La volontà non è quasi mai allineata con la realtà. Il perdono non arriva da un atto di volontà e la sua mancanza continua a sedimentare nell' inconscio e nella memoria. Così ci raccontiamo di aver cristianamente perdonato e per un pò riusciamo anche a esserne convinti. Il significato, il valore del perdono è molto profondo: arriva dai meandri intricati e nascosti della nostra anima perchè la cosa più difficile è perdonare se stessi. Per perdonare se stessi bisogna amarsi. A scuola ci insegnano la storia,la geografia, la biologia,la matematica: nessuno ha mai pensato a inserire qualche ora a settimana di "impariamo ad amarci","impariamo a gestire le emozioni". Si studia psicologia,pedagogia,si impara ad applicarla sui bambini e sugli adulti ma quanti sanno applicarla su se stessi? Quanti sono in grado di fare auto-analisi? Quando ci proviamo cadiamo nell'auto-commiserazione,ci carichiamo di colpe e responsabilità,vediamo i problemi ed evitiamo accuratamente le soluzioni. Accecati dal dolore lasciamo fluire il sangue dalle ferite ancora aperte e blocchiamo inesorabilmente la nostra energia vitale, quella che ci fa guardare avanti con forza e coraggio,con gioia e curiosità. Siamo convinti di perdonare e in realtà ci abbiamo solo messo una pietra sopra,nel senso letterale, abbiamo solo sepolto un dolore ma continuiamo a portare "fiori" di rancore su quella pietra. La consapevolezza è il primo,umile passo...
Rosemarie
Dedicato a tutte le donne,quelle in trappola,quelle in fuga,quelle in rinascita. Donne in erba,in crescita,in formazione... Un diario di crescita spirituale che può aiutare chi,come me,un giorno,ha aperto la porta e non si è più voltata indietro. Davanti il mondo,meraviglioso...l'isola del tesoro,da scoprire e trovare in ogni angolo,l'isola dei mille tesori...tutti per noi.
Hai tanta ragione, cara Rosemarie!
RispondiEliminaTi ringrazio per quanto scrivi.
Un caro saluto,
Lara
Grazie a te Lara e tanti cari auguri
RispondiEliminaRosemarie