martedì 31 luglio 2012

Pensavo fosse amore...invece era un giudizio

Rattristata da ambiguità altrui lambisco rive da me sconosciute e tanto temute: ricordi? ero seduta sull'orlo del precipizio,rannicchiata come un feto,mi nutrivo di musica e alcol, trafugando sigarette,pensieri e sogni...d'improvviso ho spiegato timidamente un'ala e poi l'altra,senza sapere,verso l'ignoto. Ero morta quel giorno in sala parto,prigioniera dell'ostinazione...era morto anche il mio bambino,mentre lui,il padre,se ne stava lì fuori,al telefono con il suo vero amore ed io ero morta,insieme a quel piccolo fiore. Lui non se ne era nemmeno accorto: che gli importava? preso com'era dal suo sentimento,che gli importava di me,di noi,di tutto il resto? Sprofondavo nel giudizio,perchè è questo che facevo e continuo a fare: giudicare e sentenziare...senza capire che colpa e giudizio non ricadono mai sugli altri ma su di noi. Facile morire...ma la vita è sempre più forte di tutto...è come un turbine,un ciclone che si ribella all'inerzia e all'autocommiserazione, ti prende per il colletto della camicia,per un orecchio e ti dà un calcio nel sedere. Ti rimette in piedi per forza,ti urla di svegliarti,di reagire. E tu ubriaco e stanco riesci a malapena a trascinarti sull'orlo del burrone e non hai neanche il coraggio di guardare giù. Abbassi la testa  e la inclini sul petto ripiegata su te stessa. Le voci lontane diventano menzogne perchè la tua realtà è tutta diversa: ti avevano convinta e rassicurata che fosse giusto così, che avresti avuto la tua ricompensa...la ricompensa alla tua onestà,al tuo sacrificio,al tuo non pensare mai a te. L'inganno stava in un piccolo insignificante particolare: pensare agli altri e non a sè. Si,perchè è solo fuga,scappi da te con mille scuse,e gira e rigira,prima o poi arrivi proprio lì, a te! e quando mai pensare a te stessa ha fatto bene? che male atroce. Così annaspi e perdi il fiato, anneghi terrorizzata. Perchè con chi te la vuoi prendere se quella coppia di genitori col bambino si abbraccia e sorride? Cosa credevi? che bastava fare figli per avere due genitori che si abbracciano e sorridono? Così ti ritrovi piena di figli e con il padre che te li ha meramente concessi che abbraccia un'altra! e tu ostinata che ci credevi nonostante l'evidenza,nonostante immersa nel quotidiano disprezzo,cristianamente avvinghiata a una convinzione errata. Ma perchè ci raccontano cretinate? perchè ci costringono ad accettare l'inaccettabile in nome di un Dio che chiede solo sacrificio? o,forse solamente, perchè percepiamo le cose così? Continuo ad arrampicarmi sugli specchi del mio fallimento e continuo a chiedermi perchè la mia vita,dedita alla famiglia,ai pranzi,alle corse a scuola,all'ufficio postale,al supermercato...dedita ad accontentare tutti senza accontentare nessuno...perchè è andata così? ed è rimasta con un pugno di mosche in mano! ero certa che "chi tradisce paga",che la vita è una ruota che gira"...e vado avanti a proverbi del cazzo! perchè poi mi trovo sorprendentemente malinconica davanti a una coppia che si bacia,li guardo con cattiveria! Allora mi chiedo:- qual'era il disegno,il progetto-? perchè ho scelto una vita senza amore e piena di disprezzo? perchè ho creduto che l'amore fosse quello?
Oggi uno dei miei figli mi ha detto:- mamma,non chiuderti all'amore,l'amore è una cosa bellissima e tu non sai cos'è,non sai nemmeno che cosa significa essere amata e apprezzata per quello che sei...non lo sai,mamma...l'amore non era quello...e una voce dentro me diceva,sussurrava:- l'amore è quello che ho visto per lei,per l'altra...il mio era un inganno perpetrato da me al punto di non permettere a lui il coraggio di fermare lo scempio. E così ho creato il sacrificio,lo strazio,l'odio,il disprezzo e quindi...per forza,il tradimento.
Ora,circondata da figli e responsabilità, continuo a fuggire e a non assolvere alla più grande responsabilità verso me stessa, quella che mi permetterebbe di amare i miei figli in maniera più autentica,attarverso l'amore per me. Sapete quei films, quei libri,la letteratura,la storia? quelle frasi sugli amori, i tradimenti, i Casanova,i Don Giovanni? ognuno di loro ha avuto mille donne,mille amori...ma la frase classica alla fine di ogni racconto di vita, di ogni biografia romantica è questa,provate a negarlo? la frase finale è:- ha avuto moltissime donne ma ne ha amata una sola veramente-! Ecco...l'arcano,la spada nel cuore che trafigge senza alcuna pietà! si,è tutto finito, a schifo che più schifo non si può! però...il peggior uomo della terra,la peggior vita del mondo...anche quella, anche in quel caso si può enunciare quella frase. Consolazione? soddisfazione? chissà! ego? forse! L'unica certezza,amara e dolorosa è che ho dedicato,inutilmente,la mia esistenza a un uomo che nella sua vita ha amato,veramente, solo una donna...e indovinate un pò? quella donna non sono io....ah,ah,ah! riso amaro sulla bocca di un clown! Una vita ad amare un uomo che non mi ha mai amata...e nell'epilogo neanche la soddisfazione di dire:- si, però, tu sei l'unica che abbia veramente amato-! ma a che mi serve? perchè mi serve? per chiudere un romanzo con una frase poetica? allora diceva bene Troisi:- pensavo fosse amore,invece era un calesse-!!!già il calesse verso l'autenticità! Un giorno qualcuno mi ha detto: più vai verso il centro,verso te stessa, più ti ritroverai sola ed è in quel momento che comincerai a vivere davvero senza scappare. Il coraggio di vivere, è tutto lì: un bambino che ti esce dal grembo morto,resuscita,ti resuscita e ti urla:-l'unico miracolo vero è la vita! lasciati andare,non recalcitrare!-
Ognuno ha tanta storia,tante facce nella memoria,tanto di tutto,tanto di niente,le parole di tanta gente...anche tu diventerai come un vecchio ritornello che nessuno canta più...peccato che il mio cuore masochista continui a cantare solo quella canzone. Allora stasera,vorrei saper suonare uno strumento, per cantare una canzone che non sia illusoria,che non mi inganni più...vorrei saper dipingere,per imprimere sulla tela dell'anima il dolore...ma mi rendo conto che il cammino è ancora lungo, perchè lungo è stato il tracciato errato,se così si può definire...perchè quel che è stato è andato, era necessario,non è ma un errore. Mia figlia ieri canticchiava una canzone di Raf:- se hai amato era amore,e non è mai un errore...ma ora lasciami andare. Allora,forse questo post,stasera, è per te che mi leggi in silenzio... o per me...lasciami andare...è meglio così,sia che tu sia reale,sia che tu sia un'illusione,un'allucinazione,un desiderio,un pensiero,un inganno...tutte le cose per cui ho lottato si sciolgono nel mare del nulla...per cosa ho lottato? ma la domanda è:- perchè ho lottato e mi convinco sempre più che non bisogna lottare per ottenere qualcosa,di qualsiasi cosa si tratti. L'immagine che ho stasera è più poetica e reale che mai:- lottare,sudare,faticare...non porta a niente...quello che porta veramente a qualcosa di bello e concreto è "lasciar andare"...che non è fregarsene,non è lassismo...è "non attaccamento" è " distacco". Vi è mai capitato di desiderare una cosa, pensarci un attimo e poi distrarvi,spostare il pensiero e,senza rendervene conto, lasciar andare quel desiderio? pensateci bene: una cretinata che poi, nel tempo dimenticate e all'improvviso si realizza! L'avete così lasciata andare che l'avete dimenticata e quando si realizza non ricordate di averla desiderata...l'incoffessabile,quello che solo l'incoscio,staccato dall'ego,crea! e come lo crea...immensamente! Ho desiderato e lasciato andare questo momento che è arrivato come uno tsunami,mi ha travolta,uccisa,resuscitata,sconquassata...perchè la vita è un gioco e come tutti i giochi non devi sbagliare le mosse:-poker d'assi-! e sembra fotterti,ma ti sei fottuto...e anche quello era necessario,però! Così,ti trovi di nuovo, sull'orlo del precipizio,ad ascoltare "la radio,sotto l'armadio con Max Gazzè e a chiederti con Renato Zero:- Signore,perchè mi trovo qui, se non conosco amore-? Perchè l'amore è quello che ti travolge e ti fa fare follie? quello che ti fa mandare tutto a puttane? che ti fa dare la colpa agli altri di quello che fai tu? nooo....l'amore è quello che io ho nel cuore, è quello che non vuole niente in cambio e non si aspetta niente.Io mi aspettavo qualcosa...ecco l'errore. E' andato tutto a puttane? ok! posso dire di aver fatto tutto per evitarlo? chissà! è andato. Punto. E' andato...la vita cambia sempre...non ci resta che accoglierla. Oggi sono sola...ma che dire? non lo sono sempre stata? qual'è la novità?il primo passo è esserne consapevole ed imparare a stare con me...perchè altrimenti di spazio,per qualcuno,non ce ne sarà mai...
Rosemarie

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