martedì 19 luglio 2011

Ancora una volta...situazioni che si ripetono

Si ripetono,si,anche se in forma leggermente più evoluta:per lo meno ho imparato a "leggerle". Così mi chiedo se questo ripetersi non è altro che una forma di vittimismo in cui mi crogiolo o meglio,dietro cui mi nascondo ancora e ancora. Avete presente la scena dell'idraulico davanti alla parete piena di buchi che spruzzano acqua? Ecco...quella sono io! Ogni tanto "mi piace" ritrovarmi così...che casino! e il bello è che spreco tanta di quella energia a tappare i buchi che sono da guinness dei primati!
Quello che dovrei imparare davvero,invece, è lasciar andare...si, lasciare che questa cavolo di parete vada giù e vedere che succede. C'è un bellissimo libro per bambini (lo so parlo sempre dei bambini!) che si intitola "Non sei quel che hai"di Wayyne W. Dyer: all'interno c'è una bellissima illustrazione di un bambino seminudo circondato dai suoi giocattoli,i suoi abiti,i suoi gadgets. Accanto l'autore dice: " se butti via tutte queste cose che cosa resta? Ci sei tu con le tue qualità,che sono nascoste in profondità."
Forse il problema è tutto qui,semplicemente. Davanti alla nostra nudità abbiamo paura di essere troppo poco,di non valere abbastanza,di non meritare abbastanza. Quando finirò di dar retta a queste convinzioni errate? quando,finalmente,mi lascerò trasportare dall'onda anomala dietro il muro e mi deciderò a "tornare a casa"? A casa,nel senso di "tornare dentro me",in quello che erano i miei sogni"...giammai "indietro o sulle mie scelte...avanti,mai indietro.
Presto,molto presto...
Rosemarie

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