mercoledì 3 aprile 2013

Tirando le somme

Penso che per tutti ci sia un momento nella vita in cui si tirano le somme. Soprattutto quando la maggior parte dei giochi sono fatti. E allora invece di starti a raccontare le menate sul qui e ora,sul guardare avanti e non guardare indietro,succede che una bella mattina ti guardi nello specchio e vedi quello che sei o meglio quello che hai seminato.Una vita intera e in mano non ti trovi un bel niente...eppure ti sembrava di aver faticato così tanto! anche i contadini seminano,zollano,zappano...poi arriva una grandinata e tutto va a farsi benedire! un tornado e la casa viene spazzata via. Di chi è la colpa? di nessuno. Semplicemente è andata male.E' inutile stare lì a fare congetture,a dire che si potevano stipare i raccolti dei tempi buoni, che potevi far questo o quello. Al massimo puoi trasmettere la tua saggezza,la tua esperienza ai figli. Puoi dire loro di non fare come te,di non credere a nessuno che ti fa promesse,di non dare il tuo futuro a nessuno e di crearsi sempre una sorta di piano b, una linea di rifornimento che vada al di là degli ideali e dei sogni. Così ti ritrovi con le frasi dei tuoi genitori e dici: " ma perchè non gli ho dato retta?" Quando dicevano:- studia,creati una professione,uno stipendio,cerca di mantenerti da sola,di non dipendere mai da nessuno! ma poi t'innammori come una cretina e credi nella favola...ci credi così tanto che ne fai una ragione di vita. Così lavori "pro domo tua",modo nobile per dire che stai a casa, cresci i figli e cerchi di essere perfetta per qualcuno che ti critica ogni giorno e ogni giorno non sei mai abbastanza, sbagli sempre qualcosa e come se non bastasse aspetti come un uccellino il becchime che non ti sai procurare da sola. Poi un giorno ti ricordi chi sei,ti svegli e dici:- "ma io ho tutti gli strumenti per crearmi il becchime da sola" e ti butti nel mondo,come se il mondo non aspettasse che te. Certo,come no!! e ti fai le docce di fiducia e autostima e ci credi come se avessi 16 anni! ma i semi che metti nel terreno non danno frutti nè oggi,nè domani,nè mai. Anzi,sei costretta a concimare con concime che non hai,ad annaffiare con acqua che non trovi,ad arginare con forze che ormai ti mancano,perchè non hai 16 anni e le forze per zappare,zollare,mettere a dimora ti mancano. Ma ti rialzi,ti rialzi e continui a crederci. Ok...ma tirando le somme...come fai a non pensare che tutto quello che hai fatto finora è stato inutile? come fai a non pensare che corri corri,lotti lotti e non raccogli niente? e vedi che intorno tutti fanno e raccolgono...come fai a non pensare che sia tu quella sbagliata? Certo è un bel dilemma rimanere in piedi ostinatamente...già ostinatamente. L'ostinazione è degli stupidi...forse è meglio lasciar andare...ma se c'è una cosa che ho imparato è che non è che ti arrendi,molli tutto e muori. No. La vita è più forte e tutte le mattine ti sveglia ostinata, Sei viva e ti devi inventare qualcosa. Ogni giorno ti devi inventare la vita: come pagare una bolletta,dove trovare i soldi,come...è normale che poi la sera ti addormenti e speri di non svegliarti! Allora prendi un foglio di carta e scrivi a sinistra le cose positive a destra le negative.Metodo classico per non deprimersi. E dici:- whuau! sono viva! ho la salute,cammino,respiro,ho figli belli e sani...di che mi lamento?dopotutto domani è un altro giorno! ma che grande stronzata! e questo è tutto? era questo che volevo? è per questo che sono venuta al mondo? per sfruttare al minimo i miei talenti? il problema è che di tempo per sfruttare i miei talenti ne ho avuto un'infinità! e con chi me la voglio prendere? sono io che non sono andata a lavorare a 18 anni,sono io che non sono andata all'università,sono io che ho permesso tutto questo! e indietro non si torna. Ora ho in mano un bel pugno di mosche e che ci faccio?niente. Mi alzo domattina e cerco di sbarcare il lunario,cercando di sorridere ai miei figli,nascondere le lacrime e dimenticare che non posso tornare indietro. I giochi sono fatti...che posso fare alla fine dei giochi?non lo so...oggi,ora,non lo so...e anche dormire è diventato difficile. Non posso neanche dire:-ci penserò domani...il domani è già qui e io non ho più niente da seminare. Bel guaio!!Non mi resta che seminare me stessa...in un modo o nell'altro...
Rosemarie

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