Tra i ricordi della mia infanzia c'è quello dell'angelo che passa e dice amen...da piccola ci credevo e stavo attenta ad ogni gesto o smorfia perchè,si sa,passa l'angelo,dice amen e rimani con gli occhi storti. Poi sono cresciuta e tra le varie scanzonature non ho più creduto a tante cose,tante superstizioni,tanti proverbi. Come quello che ripeteva mia nonna: "l'invidia distrugge fino a 7 case intorno alla tua"....ma dai! se avessimo questi poteri con tutti i va a morì ammazzato che mandiamo ogni secondo il mondo finirebbe!
Eppure,eppure...c'è un eppure e c'è un però: ci sono energie che in quanto tali arrivano e se la tua aura è "bucata",non è protetta dai vari "liberaci dal male" continui...bè,lo sto provando sulla mia pelle. Io non ho mai augurato il male a nessuno perchè,per quanto sofferente e ferita,ho sempre temuto il vecchio angelo che passa e dice amen. Le energie negative sono quelle che il male afferra subito,al volo: e tutta la positivitàche ti puoi portare dentro non basta a sovrastarle. Così ti chiedi se,forse,dentro, non sei tu a portarti tanto male...semini amore e raccogli veleno,chiedi pane e ti viene data una serpe. E ti rifiuti di essere vittima: non è possibile! allora non ci ho capito niente!?
No,non ci hai capito niente: forse era giusto rimanere in silenziosa accettazione di tutto quello che ti accadeva o forse no...il male ti è caduto tutto addosso e ne sei sepolta ricordando a quanti te lo hanno augurato con veemenza...tutto si è avverato come volevano loro,niente come volevo e credevo io.
Ora sotto le macerie,a malapena respiro e ringrazio di respirare...e mi chiedo quanto ne valga la pena. Simile attrae simile: allora quanto male c'è in me che non riesco a vedere? se il fuori è la manifestazione del dentro il mio dentro è un marciume di sfacelo? Questo fuori,questo male davvero rispecchia il mio dentro? comincio a pensare che sia tutta una presa per il culo: siamo passati dal senso di colpa freudiano alla responsabilità della legge di attrazione. Cambiando l'ordine degli addendi il prodotto non cambia...forse è meglio dire che quando avevo tutto non ero abbastanza grata,mi lamentavo senza motivo. Però ho sempre aiutato chi aveva bisogno,ho sempre teso una mano,mi sono prodigata e anche annullata,ho rinunciato ai miei sogni per alimentare i sogni altrui pensando che i miei sarebbero venuti da sè,per amore e logica conseguenza. Mi sono ritrovata senza niente...inutile a me stessa,inutile al prossimo. Denuncio in questa sede, se ma servisse a qualcosa, che come "imprenditrice" che ha investito soldi dei suoi sacrifici e ha mantenuto dipendenti,oggi nessuno tende a me una mano,anzi: io sono la cattiva che ha chiuso l'attività e messo per la strada dei poveretti. E io con chi me la prendo? chi è il mio datore di lavoro? la crisi? la mia mente che credeva di essere positiva e ha dato tutto fino alla morte?
Liberaci dal male...forse non ci ho creduto più a un certo punto e ho voluto vedere solo il bene e non ho pregato per essere protetta dal male. Liberaci dal male...sono anni che non lo dico perchè penso che il male venga da dentro di noi. Se questo è vero allora io sono un campo di cadaveri? è questo che ho attratto? Eppure c'è un pensiero che si fa strada silenzioso nel mio cuore: abbiamo abbandonato Dio per seguire le nuove filosofie e prenderci per il culo bene bene,per cercare un potere venduto su internet,che è un porta a porta peggiore dei testimoni di geova...aveva ragione Padre Pio,aveva ragione mia nonna: non si può togliere il dolore e la sofferenza dalla vita e soprattutto non esistono formule,regole e stronzate varie: esiste la preghiera e "liberaci dal male"...il resto sono fandonie! Esiste il silenzio,il parlare poco,lavorare in silenzio,sottotono in falsetto...il resto non conta. Conta alzarsi la mattina,come nelle canzoni di Battisti, vestire i bambini,portarli a scuola e augurarsi di avere un lavoro per mettere in tavola due spaghetti! Conta vedere i tuoi figli sereni che giocano con le costruzioni,guardano Peppa Pig e Spongebob e ti chiedono pane e nutella...poi a diventare leader di sè stessi mandateci gli altri che ormai sembra tutto una presa per il culo: impara a gestire le relazioni...€ 150.00 seminario di tal dei tali...stronzate! impara a gestire i pensieri....€ 200.00....stronzate! compra il libro di questo e di quello, Conversazioni con Dio....si,certo....e i soldi li ha fatti col libro se no stava ancora a fare il barbone. Sapete che c'è? siamo ancora cavernicoli che cercano la pappa per sopravvivere solo che abbiamo imparato a trovare la pappa vendendo manuali che insegnano a trovare la pappa!!!ma che stronzata! la vita? trovare la pappa...senza prendere per culo nessuno! senza augurare il male a nessuno perchè poi arriva puntuale! Il lavoro è servizio...punto e basta. Vieni pagato per quello che rendi. Allora bisogna cercare qualcosa che renda un servizio...scrivere va anche bene,se vendi libri e presti un servizio utile che non prende in giro nessuno. Se prendi in giro stai rubando,come Vanna Marchi! Io scrivo la mia esperienza e non prendo in giro nessuno. e per ora non vendo niente. Ho fatto del bene e ho ricevuto male...è passato l'angelo e ha detto amen alle maledizioni che mi hanno mandato nero su bianco solo perchè avevo detto basta a situazioni intollerabili. Ora capisco le donne di un tempo: zitte e sottomesse. Ti ribelli,chiedi dignità e finisci sotto un ponte...allora taci e accetti tutto se no passa l'angelo,dice amen...
Rosemarie
Dedicato a tutte le donne,quelle in trappola,quelle in fuga,quelle in rinascita. Donne in erba,in crescita,in formazione... Un diario di crescita spirituale che può aiutare chi,come me,un giorno,ha aperto la porta e non si è più voltata indietro. Davanti il mondo,meraviglioso...l'isola del tesoro,da scoprire e trovare in ogni angolo,l'isola dei mille tesori...tutti per noi.
venerdì 22 novembre 2013
mercoledì 26 giugno 2013
Immagina
A volte mi sorprendo a sognare. E i miei voli pindarici sono così colorati che mi sporco le mani di pittura. Se dovessi morire oggi mi risveglierei in un acquerello da sindrome di Stendhal: sarei tutta insaccherata di pittura e avrei l'odore del solvente sui vestiti.Non ho mai saputo disegnare,che peccato! ma ho sempre avuto fantasia e immaginazione.E ho sempre sognato un mondo di bambini felici di esprimere la loro individualità: senza nessuno che spezzasse la loro volontà sul nascere facendone adulti frustrati e omologati.Ma come si fa a formare bambini liberi di esprimersi senza spezzarne la volontà con un minimo di disciplina? senza dire: io comando tu esegui. Io sono grande tu sei piccolo. Ci vorrebbe una pedagogia tutta nuova. E mi trovo immersa in un campo di fiori e foglie a insegnar matematica contando le foglie,sporchi terra e fango. Mi trovo a osservar forme di nuvole sdraiati su un prato inventando storie. Senza le paranoie mammesche delle allergie,dei raffreddori stagionali. Mi trovo a sguazzar nelle pozzanghere e a ballare sotto la pioggia cadenzando nuove note musicali senza pensare alle piogge acide e ai malanni ricorrenti.E continuo a sognare: ci sarà u modo,prima o poi, di portare mamme e bambini in una scuola così? Dove la priorità sia data al gioco che insegna a perdere e tollerare le frustrazioni, dove il gioco sia gioco e non competizione assoluta? dove la gioa sia gioia del fare e dell'imparare?dove essere migliori per sè stessi e di sè stessi sia la priorità?
Dove si impara a vivere la vita godendola e non subendola?
Non smetterò mai di pensarlo,di gridarlo e scriverlo sui muri: il futuro è dei bambini. Ma se seminiamo quello abbiamo ricevuto nelle generazioni passate senza ascoltarli,il mondo sarà solo corsi e ricorsi. E che ci lamentiamo a fare? Bisogna cambiare le radici. E questa è una teoria vecchissima che però nessuno osa mettere in atto. Che paura! Allora smettiamo di lamentarci e ascoltiamo un pò quante frasi trite e ritrite impartiamo ai nostri bambini. Le stesse che dicevano a noi. Con gli stessi verbi e le stesse forme antiquate. Non siamo per niente originali e ci permettiamo di criticarli. Creiamo fotocopie in bianco e nero. Loro sono a colori. Lasciamoli dipingere il futuro.
Rosemarie
Dove si impara a vivere la vita godendola e non subendola?
Non smetterò mai di pensarlo,di gridarlo e scriverlo sui muri: il futuro è dei bambini. Ma se seminiamo quello abbiamo ricevuto nelle generazioni passate senza ascoltarli,il mondo sarà solo corsi e ricorsi. E che ci lamentiamo a fare? Bisogna cambiare le radici. E questa è una teoria vecchissima che però nessuno osa mettere in atto. Che paura! Allora smettiamo di lamentarci e ascoltiamo un pò quante frasi trite e ritrite impartiamo ai nostri bambini. Le stesse che dicevano a noi. Con gli stessi verbi e le stesse forme antiquate. Non siamo per niente originali e ci permettiamo di criticarli. Creiamo fotocopie in bianco e nero. Loro sono a colori. Lasciamoli dipingere il futuro.
Rosemarie
giovedì 4 aprile 2013
Strana inquietudine
Vengo da giorni infernali in cui per disguidi e malintesi mi avevano diminuito la corrente elettrica. Quindi tira fuori tutte le ricevute,col terrore di non trovarle,col terrore di non averne pagata qualcuna. Ora è tutto risolto. Eppure l'inquietudine è rimasta qui uguale a prima: quello strano peso sul petto,quel tremore nelle gambe e il respiro che non arriva fino in fondo. Come se mi fossi così abituata all'ansia,al dolore e al malessere da non riuscire a vivere senza. Come se fosse diventato un modus vivendi. Solo che razionalmente parlando io lo so che mi sto facendo solo del male. Perchè non mi rilasso,non tiro un bel sospiro di sollievo? niente...sembra che la mia zona confort ospiti questa inquilina,l'inquietudine, che sta qui,accomodata nel salotto della mia anima graffiandone incessantemente le pareti.
E' da stanotte che ci penso, in fondo è così semplice: io sono arrabbiata nera con me stessa...e fino a quando non prenderò reale consapevolezza di questo non potrò perdonarmi e non uscirò mai da inquietudini,casini che si ripetono sempre uguali, vita impantanata nelle sabbie mobili.
Ho superato mille ostacoli, mille strade tortuose ma questo mi sembra un muro insormontabile. E' come guardarmi in uno specchio deforme e aver solo voglia di tirare un sasso contro quell'immagine odiosa. Sembra così assurdo: riesco a perdonare e giustificare tutto e tutti,da sempre,al punto da essere tacciata per ingenua e poi,l'unica persona che dovrei giustificare e perdonare non riesco neanche a guardarla in faccia.
La vita è una cammino che ricomincia ogni mattina e si ferma davanti alla mancanza di perdono verso sè stessi. Ecco perchè mi sono bloccata come uno di quei pupazzetti che sbattono ostinatamente contro il muro.
Il guaio è che non ci riesco a perdonarmi,proprio per niente. Non posso accettare di essere stata così sciocca,non posso accettare di dover pagare un prezzo così alto per il resto dei miei giorni solo perchè ho creduto in cose che mi si sono sbriciolate tra le mani come castelli di sabbia. Non posso perdonarmi di aver investito la mia vita sul nulla e di non essermi lasciata un angolino,un piano di riserva. Sarò ancora in tempo per crearmi un piano di riserva? Quello che so fare meglio è dedicare la mia vita agli altri annullandomi completamente. Eppure un piccolo spazio ce l'ho qui nel mio cuore,qui, sui fogli bianchi della mia anima. Servirà questo piccolo spazio? troverò in questo angolino un piccolo fiore profumato di perdono, comprensione? Io che so trovare mille parole per confortare un bimbo,una mamma,una sorella,una figlia,un figlio,un fratello,troverò un giorno una sola parola per giustificare me stessa? Ora come ora il foglio è bianco...
Rosemarie
E' da stanotte che ci penso, in fondo è così semplice: io sono arrabbiata nera con me stessa...e fino a quando non prenderò reale consapevolezza di questo non potrò perdonarmi e non uscirò mai da inquietudini,casini che si ripetono sempre uguali, vita impantanata nelle sabbie mobili.
Ho superato mille ostacoli, mille strade tortuose ma questo mi sembra un muro insormontabile. E' come guardarmi in uno specchio deforme e aver solo voglia di tirare un sasso contro quell'immagine odiosa. Sembra così assurdo: riesco a perdonare e giustificare tutto e tutti,da sempre,al punto da essere tacciata per ingenua e poi,l'unica persona che dovrei giustificare e perdonare non riesco neanche a guardarla in faccia.
La vita è una cammino che ricomincia ogni mattina e si ferma davanti alla mancanza di perdono verso sè stessi. Ecco perchè mi sono bloccata come uno di quei pupazzetti che sbattono ostinatamente contro il muro.
Il guaio è che non ci riesco a perdonarmi,proprio per niente. Non posso accettare di essere stata così sciocca,non posso accettare di dover pagare un prezzo così alto per il resto dei miei giorni solo perchè ho creduto in cose che mi si sono sbriciolate tra le mani come castelli di sabbia. Non posso perdonarmi di aver investito la mia vita sul nulla e di non essermi lasciata un angolino,un piano di riserva. Sarò ancora in tempo per crearmi un piano di riserva? Quello che so fare meglio è dedicare la mia vita agli altri annullandomi completamente. Eppure un piccolo spazio ce l'ho qui nel mio cuore,qui, sui fogli bianchi della mia anima. Servirà questo piccolo spazio? troverò in questo angolino un piccolo fiore profumato di perdono, comprensione? Io che so trovare mille parole per confortare un bimbo,una mamma,una sorella,una figlia,un figlio,un fratello,troverò un giorno una sola parola per giustificare me stessa? Ora come ora il foglio è bianco...
Rosemarie
mercoledì 3 aprile 2013
Losing my religion
Ve la ricordate Losing my religion? conoscete la traduzione?sto perdendo quello in cui credo,quello in cui credevo cercando di stare al passo con te,non credo di farcela,sono io quello nell'angolo...ma era solo un sogno, solo un sogno...
non si può stare al passo con qualcuno che corre senza guardarsi indietro. Bisogna imparare a stare al passo con sè stessi e già sarebbe una gran cosa...non si rischierebbe di perdere quello in cui si crede,non si rischierebbe di perdere la pazienza. Semplicemente perchè l'altro non è noi. La vita è più grande,più grande di te e lui e lo hai voluto tu...
Losing my religion....ma era solo un sogno....cercando di tenere gli occhi su di te come una sciocca ferita...consideralo il segreto del secolo,quello che mi portò in ginocchio fallita e ora nell'angolo,sotto i riflettori ci sono io...ma era solo un sogno...solo un sogno.
Rosemarie
non si può stare al passo con qualcuno che corre senza guardarsi indietro. Bisogna imparare a stare al passo con sè stessi e già sarebbe una gran cosa...non si rischierebbe di perdere quello in cui si crede,non si rischierebbe di perdere la pazienza. Semplicemente perchè l'altro non è noi. La vita è più grande,più grande di te e lui e lo hai voluto tu...
Losing my religion....ma era solo un sogno....cercando di tenere gli occhi su di te come una sciocca ferita...consideralo il segreto del secolo,quello che mi portò in ginocchio fallita e ora nell'angolo,sotto i riflettori ci sono io...ma era solo un sogno...solo un sogno.
Rosemarie
Tirando le somme
Penso che per tutti ci sia un momento nella vita in cui si tirano le somme. Soprattutto quando la maggior parte dei giochi sono fatti. E allora invece di starti a raccontare le menate sul qui e ora,sul guardare avanti e non guardare indietro,succede che una bella mattina ti guardi nello specchio e vedi quello che sei o meglio quello che hai seminato.Una vita intera e in mano non ti trovi un bel niente...eppure ti sembrava di aver faticato così tanto! anche i contadini seminano,zollano,zappano...poi arriva una grandinata e tutto va a farsi benedire! un tornado e la casa viene spazzata via. Di chi è la colpa? di nessuno. Semplicemente è andata male.E' inutile stare lì a fare congetture,a dire che si potevano stipare i raccolti dei tempi buoni, che potevi far questo o quello. Al massimo puoi trasmettere la tua saggezza,la tua esperienza ai figli. Puoi dire loro di non fare come te,di non credere a nessuno che ti fa promesse,di non dare il tuo futuro a nessuno e di crearsi sempre una sorta di piano b, una linea di rifornimento che vada al di là degli ideali e dei sogni. Così ti ritrovi con le frasi dei tuoi genitori e dici: " ma perchè non gli ho dato retta?" Quando dicevano:- studia,creati una professione,uno stipendio,cerca di mantenerti da sola,di non dipendere mai da nessuno! ma poi t'innammori come una cretina e credi nella favola...ci credi così tanto che ne fai una ragione di vita. Così lavori "pro domo tua",modo nobile per dire che stai a casa, cresci i figli e cerchi di essere perfetta per qualcuno che ti critica ogni giorno e ogni giorno non sei mai abbastanza, sbagli sempre qualcosa e come se non bastasse aspetti come un uccellino il becchime che non ti sai procurare da sola. Poi un giorno ti ricordi chi sei,ti svegli e dici:- "ma io ho tutti gli strumenti per crearmi il becchime da sola" e ti butti nel mondo,come se il mondo non aspettasse che te. Certo,come no!! e ti fai le docce di fiducia e autostima e ci credi come se avessi 16 anni! ma i semi che metti nel terreno non danno frutti nè oggi,nè domani,nè mai. Anzi,sei costretta a concimare con concime che non hai,ad annaffiare con acqua che non trovi,ad arginare con forze che ormai ti mancano,perchè non hai 16 anni e le forze per zappare,zollare,mettere a dimora ti mancano. Ma ti rialzi,ti rialzi e continui a crederci. Ok...ma tirando le somme...come fai a non pensare che tutto quello che hai fatto finora è stato inutile? come fai a non pensare che corri corri,lotti lotti e non raccogli niente? e vedi che intorno tutti fanno e raccolgono...come fai a non pensare che sia tu quella sbagliata? Certo è un bel dilemma rimanere in piedi ostinatamente...già ostinatamente. L'ostinazione è degli stupidi...forse è meglio lasciar andare...ma se c'è una cosa che ho imparato è che non è che ti arrendi,molli tutto e muori. No. La vita è più forte e tutte le mattine ti sveglia ostinata, Sei viva e ti devi inventare qualcosa. Ogni giorno ti devi inventare la vita: come pagare una bolletta,dove trovare i soldi,come...è normale che poi la sera ti addormenti e speri di non svegliarti! Allora prendi un foglio di carta e scrivi a sinistra le cose positive a destra le negative.Metodo classico per non deprimersi. E dici:- whuau! sono viva! ho la salute,cammino,respiro,ho figli belli e sani...di che mi lamento?dopotutto domani è un altro giorno! ma che grande stronzata! e questo è tutto? era questo che volevo? è per questo che sono venuta al mondo? per sfruttare al minimo i miei talenti? il problema è che di tempo per sfruttare i miei talenti ne ho avuto un'infinità! e con chi me la voglio prendere? sono io che non sono andata a lavorare a 18 anni,sono io che non sono andata all'università,sono io che ho permesso tutto questo! e indietro non si torna. Ora ho in mano un bel pugno di mosche e che ci faccio?niente. Mi alzo domattina e cerco di sbarcare il lunario,cercando di sorridere ai miei figli,nascondere le lacrime e dimenticare che non posso tornare indietro. I giochi sono fatti...che posso fare alla fine dei giochi?non lo so...oggi,ora,non lo so...e anche dormire è diventato difficile. Non posso neanche dire:-ci penserò domani...il domani è già qui e io non ho più niente da seminare. Bel guaio!!Non mi resta che seminare me stessa...in un modo o nell'altro...
Rosemarie
Rosemarie
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